Quando si tratta di dichiarare la potenza di uscita di un amplificatore, i produttori lo fanno in modi diversi, rendendo la situazione confusa per i consumatori. Hai bisogno di informazioni chiare quando acquisti un amplificatore. Una cosa che dovresti sapere è che l’alternatore e la batteria della tua auto forniscono la tensione e la corrente che alimentano il tuo amplificatore. La tensione non è dello stesso identico valore da un’auto all’altra e potrebbe variare anche in base al numero di giri del motore.
Una tensione più elevata equivale di solito ad una potenza erogata dall’amplificatore più elevata (con l’eccezione di amplificatori che usano alimentatori fortemente regolati che hanno poi svantaggi sotto altri punti di vista). La tensione di alimentazione che viene utilizzata per dichiarare la potenza è molto importante in quanto la maggior parte dei produttori misurano la potenza a 14.4V, 13.8V o 12.5V. Rispettivamente un amplificatore (quelli realizzati con alimentatori non regolati o poco regolati ) da 50 watt x 2 a 14.4 Volt potrebbe avere una diminuzione della potenza di uscita fino al 15% quando è alimentato a 12.5 Volt. Facendo il discorso inverso, un amplificatore da 50 watt x 2 misurato a 12.5 Volt potrebbe avere un incremento in potenza fino al 15% a 14.4 Volt. Questo si traduce in una differenza di 15 watt tra due amplificatori dichiarati entrambi da 50 watt x 2.
E’ importante sapere che stiamo paragonando due o più amplificatori con dati di potenza dichiarati allo stesso modo in quanto non c’è un ente che verifica e certifica le specifiche dei prodotti nel car audio. Alcuni costruttori dichiarano la potenza in watt “RMS” mentre altri utilizzano la potenza “Media Continua”, due metodi di misura pressoché identici. Un amplificatore da 50 watt RMS x 2 su 4 Ohm (discuteremo degli Ohm in un secondo tempo) può effettivamente erogare 50 watt x 2 con un livello d’uscita al clipping (si ha “clipping” quando il suono in uscita dall’amplificatore viene distorto. In particolare si ha clipping quando inviando in ingresso all’ampli un’onda sinusoidale si ottiene in uscita un’onda quadra). Le misure di potenza “Massima” e di “Picco” sono termini di marketing corrispondenti al doppio della potenza di uscita RMS di un amplificatore e generalmente non sono misure corrette per paragonare tra di loro due o più amplificatori. Un amplificatore da 50 watt x 2 “Massimi” su 4 Ohm equivale ad un amplificatore da 25 watt RMS x 2 su 4 Ohm. Ora torniamo alla questione dell’ ”Ohm”. I dati di potenza degli amplificatori sono comunemente dichiarati su un carico di 4 Ohm. Gli Ohm si riferiscono all’impedenza nominale della bobina degli altoparlanti. Ogni altoparlante ha una impedenza nominale offerta dal filo della sua bobina. La maggior parte degli altoparlanti per auto ha impedenza nominale di 4 Ohm ed ecco perché i produttori degli amplificatori solitamente dichiarano la potenza nominale su 4 Ohm. Esistono alcuni altoparlanti con impedenze nominali di 2 Ohm, qualche volta di 1 o 0.5 Ohm, ma se l’amplificatore viene dichiarato “stabile” su queste impedenze non c’è nessun problema nel collegarli insieme per ottenere, la maggior parte delle volte, più potenza di altoparlanti da 4 Ohm abbinati ad amplificatori stabili solo a 4 Ohm. Inoltre, i dati di potenza e le specifiche di misura della potenza si trovano in molte forme diverse e a volte ingannevoli, quindi fai attenzione: nel paragonare due o più amplificatori assicurati che la potenza sia dichiarata con la stessa unità di misura.